A partire dall’inizio dell’estate 2016, vi è stata una riscoperta della pop art anni ’60. In particolare per le opere di Mario Schifano, Tano Festa e Giosetta Fioroni. Gli anni sessanta sono spesso definiti come “l’età d’oro dell’arte moderna italiana”, e sono considerati talvolta molto più interessanti della produzione più recente e di quella ultra contemporanea. Questo è il segno che, purtroppo, l’arte italiana manca di stimoli. Si è oramai conclamata la consacrazione delle prime avanguardie che hanno interrotto la pittura tradizionale, in particolare quella legata alla rivista Azimuth. Tra questi ricordiamo i famosissimi tagli di Lucio Fontana, le estroflessioni di Castellani e Bonalumi e (perchè no?!) anche la “merda d’artista” di Piero Manzoni. La rivalutazione ha colpito anche l’arte povera, primo tra tutti Alighiero Boetti.
MARIO SCHIFANO E LA POP ART, PREZZI DELLE OPERE IN CRESCITA
La pop art Romana è cresciuta molto nell’ultimo anno, segnando un netto aumento dei prezzi. Mario Schifano ha segnato un forte trend positivo per la crescita delle sue opere. I suoi dipinti adesso sono molto ricercati, dagli anni ’60 sino alle opere molto materiche degli anni ’80 (che registrano prezzi nettamente inferiori alle prime). Adesso sono molto richieste le opere di Tano Festa, ma principalmente quelle degli anni ’60. Per gli anni settanta e ottanta, chissà, forse ci vuole ancora un po’ di tempo. Anche Franco Angeli sta vivendo un momento molto positivo.
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