Hanne Lippard “Story not Story, Part II” al LambdaLambdaLambda², Prishtina


La mostra di Lippard “Story not Story, Part II” è una continuazione della sua mostra “Story not Story” che si è tenuta a LA MAISON DE RENDEZ-VOUS, Bruxelles il mese scorso. Presenta la nuova installazione sonora Nessuna rete così come quello di Lippard Maledizioni negative (2021) dalla sua serie in corso di Tavolette maledette (2018-).

Hanne Lippard ha utilizzato il linguaggio come materia prima per il suo lavoro nell’ultimo decennio, elaborandolo sotto forma di testi, performance vocali, installazioni sonore, oggetti stampati e sculture. L’artista ha sviluppato una pratica che si trova alla confluenza di parola parlata e scritta, in cui si appropria di contenuti dalla sfera pubblica, principalmente da fonti online o dal campo della pubblicità, per indagare come l’aumento della comunicazione e della mediazione digitale stia riprogrammando il nostro rapporto con il linguaggio. Lippard intreccia il testo trovato con il proprio materiale, che poi manipola attraverso una varietà di dispositivi, come la ripetizione, lo spostamento dell’intonazione o lo sfruttamento degli omonimi, al fine di formulare riflessioni sulla vita contemporanea.
Attinge a temi tra cui questioni di benessere fisico e mentale, auto-ottimizzazione e vita attraverso l’obiettivo dei social media. Raccogliendo consapevolmente le cuciture dei suoi testi trovati e fabbricati, Lippard ci rende acutamente consapevoli della fragilità del linguaggio come strumento per trasmettere significato e senso. Espone i suoi difetti, le sue stranezze, i suoi doppi sensi e il suo potenziale di interpretazione errata attraverso una serie di espressioni calmamente ossessive che hanno un’affinità con gli esperimenti letterari iconoclasti del movimento Dada.

Sia il Maledizioni negative (2021) e Nessuna rete (2022) sono il risultato di un anno di ripetuti rifiuti, rifiuti e cancellazioni, sia a livello privato che professionale. Questa costante negazione ha portato Hanne Lippard a dubitare della propria incapacità di dire di no, rendendosi conto che spesso diceva di sì, per poi pentirsene in seguito, sentendo che era troppo tardi per ritirarsi una volta che il sì era stato pronunciato, come se fosse stato inserito pietra. L’installazione sonora Nessuna rete (2022) è un rifiuto in loop, che fa risuonare una spirale infinita di disconnessione verso un corpo invisibile. Sebbene la connessione non esista, è insopportabilmente presente nella sua assenza, creando il proprio spazio digitale negativo.

in LambdaLambdaLambda², Pristina
fino al 28 gennaio 2023



Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *