La factory di Joana Vasconcelos in dialogo con musei e fondazioni


In asta negli ultimi anni, dal 2020, il suo mercato si è decisamente ridimensionato e ha registrato solo pochi passaggi con un turnover che ad oggi è pari a 50mila euro (fonte artprice.com) con cinque lotti venduti. Il numero dei lotti venduti dal 2020 ad oggi non ha mai superato le dieci unità. Sotto il martello il suo mercato di riferimento, ovvero dove vengono vendute maggiormente le sue opere, è il Regno Unito. Qui ha registrato il suo top lot nel 2010 da Christie’s a Londra per «Marilyn» (2009), la scultura con pentole in acciaio e coperchi che è possibile ammirare alla Galleria degli Uffizi, aggiudicata per 420mila sterline (con il buyer’s premium il prezzo è 505mila sterline), da una stima compresa tra 100-150mila sterline.

Al Maat di Lisbona «Plug-in»

Ad accogliere i visitatori un’enorme piovra colorata, rivestita da un patchwork di velluto, uncinetto, paillettes, perline, seta orientale e luci Led, che ha lasciato, per tutta la durata della mostra fino al prossimo agosto, il luogo per la quale era stata commissionata nel 2015, ovvero la piazza centrale del vasto complesso di hotel, resort e casinò MGM di Macao (Cina). La mostra è organizzata nelle due sedi del museo, noti come MAAT Central e MAAT Gallery, appartenenti alla EDP Foundation, fondatore e sostenitore del museo.
Nel primo edificio, è esposta «Árvore da Vida [Albero della vita]» (2023), un’opera realizzata durante la pandemia nella quale l’artista ha potuto far lavorare i suoi dipendenti. L’installazione è alta 13 metri ed è composta da 6 mila foglie lavorate a mano.
Alla MAAT Gallery sono esposte in totale sette opere: la nuovissima «Drag Race» (2023), che instaura un dialogo con «War Games» (2011), due veicoli convenzionali trasformati in opere d’arte, il primo esageratamente ornato di intagli dorati e piume e il secondo ricoperto di fucili giocattolo e imbottito di peluche.
Due pezzi esposti al Guggenheim Museum di Bilbao sono presentati per la prima volta a Lisbona: la maschera a specchio resa popolare dal titolo «I’ll Be Your Mirror» (2019) e il gigantesco anello «Solitaire» (2018), installato all’esterno del museo. A queste opere se ne aggiunge un’altra proveniente dalla Collezione d’Arte della Fondazione EDP, «Strangers in the Night» (2000) opera con la quale Vasconcelos ha vinto la prima edizione dell’EDP Foundation New Artists Award 2000. Un’opera che, come per altri lavori dell’artista pur essendo eccentrici, cercano di comunicare aspetti della società moderna: in particolare consiste in una cabina peep-show imbottita di pelle e racchiusa in fari d’auto riutilizzati, il continuo lampeggio rappresenta gli uomini che cercano l’amore occasionale in auto di notte, il tutto accompagnato dalla canzone di Frank Sinatra che dà il titolo all’opera.

La collezione e i numeri della EDP Fundação

Con oltre 9.000 mq, il MAAT con i suoi due edifici è stato realizzato nel 2016 ed è la vetrina della collezione d’arte della Fundação EDP (EDP è una multinazionale portoghese attiva nel business dell’energia) che nel corso dell’anno realizza in media 18 mostre oltre ad ospitare esposizioni di altri paesi. Nel 2022 il muse ha accolto 246mila visitatori distribuiti nelle 15 esposizioni. La collezione d’arte della Fundação EDP è stata avviata nel 2000, comprendendo diverse generazioni di artisti contemporanei portoghesi, così come diversi mezzi di espressione e creazione artistica, come la pittura, la fotografia, il video o l’installazione.

In costante evoluzione attraverso acquisizioni annuali, la collezione comprende circa 2.400 capolavori di oltre 330 artisti. Sebbene il pezzo più antico risalga al 1942, la collezione ha come riferimento cronologico il decennio 1960. Tra gli acquisti nel 2015, attraverso l’acquisizione della Collezione Pedro Cabrita Reis, composta da 388 capolavori di 74 artisti, la Fondazione EDP ha iniziato a disporre di una delle acquisizioni più significative dell’arte contemporanea portoghese, a cavallo del XX secolo. Nella stagione 2021-2022, la Collezione si è arricchita di un insieme di autori e capolavori di epoche, origini e sensi diversi: spiccano Fernando Calhau (con «Água-mar-tempo», 1975), João Vieira (con «Viúva Negra», 1981), Miguel Branco (con «Sem título», 2021) o Ana Jotta (con «Ricochete #2 e Ricochete #6», entrambi del 2017).

Per quanto riguarda i numeri nel 2022, le entrate totali della Fundação EDP sono state pari a 15,1 milioni di euro, con un aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente. La Sovvenzione ordinaria del Gruppo EDP, che ha rappresentato l’84,3% delle entrate totali (92,6% nel 2021), ha mantenuto il valore di 12,7 milioni di euro. Questo importo comprende 6,2 milioni di euro approvati dall’Assemblea generale del Gruppo EDP e i contributi di EDP Produção e E-Redes, rispettivamente di 2,8 e 3,7 milioni di euro. Le restanti entrate, per un totale di 2,4 milioni di euro, rappresentano il 15,7% delle entrate totali (7,4% nel 2021) in aumento del 131,7% rispetto all’anno precedente, grazie al ritorno alla realtà pre-pandemica. Questa situazione ha portato a un aumento delle entrate derivanti dalle vendite di biglietti e merchandising, nonché a un maggiore slancio commerciale nel settore della locazione degli spazi nelle sedi.
Le spese operative della Fondazione EDP hanno raggiunto i 13,3 milioni di euro, con un aumento del 13,5% rispetto al 2021. Il costo del personale ammonta a 2,6 milioni di euro e rappresenta il 19,8% del totale delle spese operative, con un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. Le spese generali sono state di circa 2 milioni di euro e hanno rappresentato il 14,9% del totale delle spese operative, con un aumento del 44% rispetto all’anno precedente. Le spese per le attività sono state pari a 8,7 milioni di euro, con un aumento del 12,2% rispetto al 2021.



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