Mercato selettivo per l’arte classica a New York


La settimana a cavallo fra gennaio e febbraio ha visito la ripresa del mercato dell’arte internazionale con una serie di aste a New York dedicate alle opere d’arte dall’antichità al primo ‘800. Oltre ai consueti cataloghi di dipinti classici e lavori su carta, sono passate sotto il martello alcune collezioni specializzate, fra cui spicca la Quentin composta da 15 bronzetti. I risultati hanno registrato un fatturato complessivo in deciso calo rispetto alle aste di 12 mesi fa, anche a causa di alcuni ritiri di lotti milionari.

Judith with the Head of Holofernes di GIULIO CESARE PROCACCINI battuto da Christie’s

I dipinti antichi vedono ampliarsi la forbice tra il successo di pochi lotti milionari o comunque di grande qualità e rarità, spesso difesi da garanzie o comunque aggiudicati da stime invero già elevate, e le opere di qualità media che rimangono spesso invendute, portando le percentuali di venduto a livelli bassi che non si vedevano da anni.

In questo ambito, il catalogo più selettivo di Sotheby’s ha dato maggiori soddisfazioni, nonostante il ritiro già annunciato qualche settimana fa dell’unico lotto con stima superiore ai 10 milioni di $, un maestoso ritratto regale dipinto da Diego Velazquez per onorare Isabella di Borbone, la cui stima indicativa nell’ordine di 35 milioni di $ avrebbe da sola superato la somma dei realizzi di dipinti delle due case d’asta combinate, pari a 13,8 milioni di dollari per la principale asta di Christie’s il 31 gennaio e 21 milioni di $ per Sotheby’s il 1 febbraio.

SLEEPING NYMPH GIAMBOLOGNA, PROBABLY CAST IN 1584 battuta da Christie’s

La scultura prevale da Christie’s

Il catalogo di Old Masters del 31 gennaio inizialmente prevedeva ben 78 lotti, scesi a 72 dopo il ritiro di sei lotti fra cui una coppia di vedute veneziane del Michele Marieschi stimate 2-3 milioni di $. Una serie di ben 30 invenduti, fra cui un fondo oro raffigurante Sant’Antonio Abate dipinto da Fra Giovanni da Fiesole stimato 1-1,5 milioni, e una bella natura morta su rame del fiammingo Ambrosius Bosschaeet I dalla stessa stima, ha ridotto il ricavo sotto la stima bassa pre-asta di 18 milioni a solo 13,8 milioni di $, con pochi realizzi sopra la soglia del milione di dollari fra i 42 lotti aggiudicati, in particolare una tavola di cassone decorata dallo Scheggia che si ferma a metà della stima a 1,6 milioni di $ con le commissioni. Il catalogo, molto diversificato per scuola, periodo e soggetto, mancava però di opere di valore elevato. Prosegue il trend positivo per Artemisia Gentileschi, il cui San Giovanni Battista per una volta raffigurato nella sua interezza e con la testa saldamente sul collo ha superato agilmente la stima di 400-600mila $, sfiorando il milione a 982.800 $ con le commissioni. Il ben più cruento ‘Giuditta con la testa di Oloferne’ del Procaccini è passato di mano alla stima bassa a 1,1 milioni di $ grazie all’aggiunta delle commissioni, uno dei soli cinque lotti a partire da stime milionarie, dopo il ritiro di due opere milionarie. Inusualmente il catalogo comprendeva un’opera religiosa di scuola romana non attribuita, che ha stabilito il prezzo più basso a 5mila $, la metà della stima bassa.

Il giorno prima 30 gennaio la casa d’asta ha proposto un piccolo catalogo di sole 15 opere provenienti dalla stessa collezione Quentin di scultura Rinascimentale e Barocca. Nonostante un terzo dei lotti sia rimasto invenduto, fra cui spicca un bronzetto del Giambologna raffigurante Marte di quasi 40 cm stimato 7-10 milioni di $, il ricavo totale ha sfiorato i 13 milioni di $, di cui 9,7 milioni concentrarti nei primi tre risultati. A guidarli un bronzo sempre del Giambologna ma di una sensuale Ninfa dormiente, che ha quasi raggiunto i 6 milioni di $, quintuplicando la stima alta di 1,2 milioni. Il dinamismo della lotta fra Ercole e Anteo del bronzetto attribuito a Maso Finiguerra, fiorentino della metà del ‘400, ha spinto i rilanci fino a sfiorare 2,5 milioni di $, ben oltre la stima alta di 1 milione, mentre una Venere e Cupido di Carlo di Cesare del Palagio di 76 cm ha raggiunto la stima bassa fermandosi a 1,2 milioni con le commissioni.
Quello dei bronzetti rimane un mercato specialistico di nicchia, pronto però a premiare qualità e provenienza come in questo caso: la collezione è stata ospite anche della Frick Collection di New York.



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