Paolo Salvador “Los últimos días del gato de fuego” presso Peres Projects, Milano


Peres Projects presenta “Los últimos días del gato de fuego”, la terza mostra personale di Paolo Salvador con la galleria. C’è un senso di intimità e compagnia tra le figure raffigurate sulle tele di Salvador, espressione della cosmovisione andina che osserva un equilibrio tra tutti gli esseri viventi. Alludendo alla topografia del Perù, colori di sfondo altrettanto fluidi si incontrano su un piano dell’immagine per descrivere un ambiente indistinto e surreale che si intreccia anche con le figure rappresentate. In Il talismano rojo (2022), ad esempio, i segni dipinti in pesca e viola si intrecciano per produrre uno sfondo nebbioso, attraverso il quale risplende una debole sfera simile al sole. Tre figure stanno di fronte, guardando verso lo spettatore, sembrando anche osservare l’oscuro ambiente circostante. Salvador omette consapevolmente qualsiasi cosa nel suo lavoro che fissi le scene nel tempo o nel luogo – vestiti e punti di riferimento, per esempio – sebbene questi vasti ambienti siano forse più strettamente correlati agli orizzonti oceanici della città natale di Salvador, Lima. Gli orizzonti appaiono multipli nelle opere di Salvador, suggestivi di diverse dimensioni, e qui rappresentano cosmologie e sistemi di conoscenza sovrapposti o coesistenti.
Un albero dai rami nerboruti e contorti è anche un motivo ricorrente in questa serie, spesso reso in diverse sfumature di verde, come vediamo in Cielo corallo (2022). Mentre la rappresentazione di un albero colloca certamente le composizioni nello spazio, conferendo una fissità ad ambienti altrimenti indistinti, l’albero è anche simbolico, un’allusione alla storia coloniale del cattolicesimo in Perù. Qui, Salvador fa riferimento al groviglio sincretico di diverse religioni e culture nel paese: le sue tele esprimono una confluenza di visioni del mondo andine e coloniali che riconoscono l’impatto continuo del colonialismo in Perù e l’evidente mescolanza culturale nel corso di molti secoli, una realtà che rispecchia anche le sue esperienze personali come artista peruviano che vive in Europa. L’approccio di Salvador alla pittura, sensibile, riflessivo e reciproco, rispecchia le sue convinzioni rispetto a un approccio alla vita, e queste stesse filosofie si riferiscono anche alle tradizioni andine che formano il suo background culturale. Nella sua opera Salvador fa frequenti riferimenti al mondo naturale e alle armonie che vi si trovano, risultato dell’osservazione ravvicinata del suo ambiente al fine di rilevare le intricate trame e motivi che ispirano i suoi dipinti. Per l’artista, tutto è profondamente intrecciato: scienza, arte e spiritualità; umani, piante e animali, che secondo lui sono erroneamente divisi in molte culture moderne. Fin dall’inizio della sua pratica, Salvador ha mantenuto un vivo interesse per i materiali pittorici, ponendo particolare enfasi sui pigmenti naturali. Si preoccupa della composizione dei materiali che utilizza, nonché dei luoghi geografici che rappresentano, prestando attenzione al significato politico e sociale delle sue risorse. Durante la sua carriera ha condotto un’ampia ricerca sui materiali, lavorando con geologi e specialisti correlati sia nel Regno Unito che in Germania per migliorare la sua conoscenza dei pigmenti a base minerale, che macina lui stesso come parte del suo processo artistico. Usando la metafora della cucina in relazione alla sua pratica e facendo riferimento al patrimonio culinario del Perù, mette in relazione l’esperienza della preparazione del cibo con la chimica della lavorazione dei materiali artistici, i quali cambiano consistenza e costituzione man mano che vengono maneggiati.
Salvador adotta un approccio olistico alla sua pratica artistica. Con tenera attenzione, misura la pressione di ogni pennellata, i respiri regolari che fa mentre prepara la tela, la postura che assume mentre dipinge. Per Salvador, l’atto di dipingere è una danza intricata con il lavoro che realizza: lascia che la sua intuizione guidi come e dove applicare un tono o un gesto, e poiché i suoi dipinti subiscono cambiamenti nel tempo, queste trasformazioni graduali gli danno spunti visivi per far progredire il suo lavoro.

a Progetti Peres, Milano
fino al 7 ottobre 2022



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