Richard Kennedy “Libretto Accidentale” presso Peres Projects, Milano


In questo corpo di lavoro, Kennedy esamina come l’opera viaggia nel tempo e nello spazio e come coinvolge, influenza ed è a sua volta influenzata da culture diverse. Mentre l’opera fa parte della tradizione della musica classica occidentale, il lavoro di Kennedy considera regolarmente il linguaggio dell’alta arte europea attraverso una lente dell’esperienza afroamericana, attingendo alle tradizioni della performance vernacolare per interrompere l’istituzione del teatro occidentale. Attraverso la composizione l’artista si interroga su come incontri accidentali o involontari possano portare alla scoperta, in particolare quando si incontrano forme d’arte convenzionalmente non correlate. Inoltre, l’approccio di Kennedy a queste forme considera i modi in cui un tale attraversamento dei confini culturali e geografici li ha portati specificamente a Milano – un atto che per Kennedy è sia una migrazione creativa che una ribellione – e inoltre, come introdurre elementi inaspettati a le consuetudini esistenti impongono una rottura necessaria al canone culturale occidentale.

In “Libretto Accidentale”, che include opere dipinte e un’opera contemporanea messa in scena, Kennedy identifica un ping-pong tra culture dove si incontrano e si fondono. L’artista mette in discussione i modi in cui l’arte si evolve come risultato sia del caso che dell’intenzione, un’idea che esplorano attraverso opere su tela su cui i colori vibranti rimbalzano ed esplodono in configurazioni caotiche e astratte. Su una superficie piatta articolano le loro esperienze come performer black queer, ma queste esplorazioni dipinte rivelano anche in strati e texture la profondità che si trova in improbabili scambi culturali e collisioni di mondi. Nell’ambiziosa opera di Kennedy, Zeferinaesplorano la resistenza nera e le radici dei movimenti di liberazione sociale neri.

Attraverso queste opere, Kennedy si considera un poeta incaricato di trascrivere la conoscenza ancestrale su tela. Trasformano attivamente la tradizione culturale sul palco e interrompono le nozioni preconcette sull’opera e altre forme di teatro occidentale passivo. I sinonimi si scontrano in tempo reale per produrre nuovi significati: Kennedy è incuriosito dai processi attraverso i quali il testo scritto può produrre un libretto, che attraverso esperimenti o incidenti può diventare un’opera, che a sua volta è una celebrazione dell’improbabile lavoro di una vita. Nel complesso, è una produzione che dimostra come la diligenza e la perseveranza possano portare a luoghi inaspettati. Crollando e scontrando radicalmente i confini tra i generi, con questa serie l’artista chiede, come suonano i dipinti? In che modo il testo rende il gusto tangibile e concreto? In che modo la vita si rende operistica? Kennedy gioca con la fusione sinestetica dei generi e attraverso questa sperimentazione si interroga su come gli incidenti portino all’evoluzione, con la consapevolezza che un incidente può essere una sfida alle regole che governano i generi artistici.

Salone Zeferinauna nuova performance dell’artista, si è tenuta in concomitanza con l’inaugurazione della mostra presso Peres Projects a Milano.

a Progetti Peres, Milano
fino al 16 dicembre 2022



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