Sotheby’s nel 2023 si aggiudica la fetta più ampia dei volumi in asta


Il ceo di Sotheby’s, Charles F. Stewart, prima della fine del 2023 aveva comunicato al mercato alcuni “numeri” che sono stati confermati in questi giorni e mettono in evidenza <una gestione che ha affrontato bene le difficoltà del mercato, ottenendo risultati in linea con i livelli record del 2022> come ha sottolineato. <L’attività è rimasta elevata – ha proseguito Stewart – sostenuta dai crescenti livelli di trasferimento di ricchezza generazionale e dai buoni tassi di vendita all’asta; le nostre competenze differenziate e una solida programmazione di marketing hanno favorito un numero record di offerenti e venditori ad effettuare transazioni in un panorama in continua evoluzione, mentre aree a valore aggiunto, come la divisione Sotheby’s Financial Service, hanno fornito soluzioni a un mercato caratterizzato da costi finanziari molto più elevati>.
I risultati 2023 sono sicuramente accattivanti nel caso di un’eventuale cessione parziale, una quota di minoranza, da parte del suo proprietario Patrick Drahi, sotto pressione dal debito accumulato dal suo gruppo di telecomunicazioni Altice. Tuttavia dopo le indiscrezioni di fine anno non sono emersi ulteriori rumors.

I record di Sotheby’s nel 2023

Photogallery5 foto

Visualizza

I numeri del 2023

Nell’anno appena concluso il volume d’affari in asta è stato pari a 6,5 miliardi di dollari (-1,3% rispetto ai risultati record del 2022) superiori del 40% ai livelli pre-pandemia del 2019” come sottolineato dalla casa d’aste. Nel 2023, Sotheby’s ha tenuto 515 aste organizzate da 55 dipartimenti in 10 sedi di vendita in tutto il mondo. Il sell-through rate è stato dell’82%. In un contesto di mercato più difficile, “Sotheby’s ha mantenuto il suo slancio grazie alle vendite di capolavori e di lotti di elevato valore nelle aste principali e nelle vendite private”, quest’ultime hanno raggiunto 1,2 miliardi di dollari (+7% rispetto al 2022). Degli oltre 60.000 lotti venduti, più di 70 hanno superato la soglia dei 10 milioni di dollari, uno dei volumi più alti nella storia di Sotheby’s.
In asta la domanda nella fascia alta del mercato è rimasta forte, con due lotti venduti per oltre 100 milioni di dollari e 73 lotti per oltre 1 milione di dollari. Nel frattempo, il numero di lotti venduti a meno di 25.000 dollari ha continuato a crescere, rappresentando il 77% delle vendite in volume. In generale, il 2023 ha visto una media di quattro offerenti per ogni lotto venduto (un aumento rispetto al 2022), con quasi la metà di tutti i lotti venduti che hanno raggiunto prezzi superiori alle loro stime elevate (49%).
Sono stati stabiliti nuovi parametri di riferimento in tutte le categorie, con i dipartimenti borse, vino e alcolici, scienza, cultura popolare e memorabilia sportiva che hanno raggiunto tutti totali d’asta record. A trainare il volume d’affari il Lusso che ha chiuso un anno record grazie ai risultati ottenuti dagli indirizzi strategici degli ultimi anni volti ad “ampliare la definizione di lusso di fascia alta”, dinamica che si è concretizzata con l’aumento di nuove offerte, combinata con esperienze digitali e in presenza, e ha permesso di ampliare il pubblico di Sotheby’s verso una nuova e più giovane fascia di collezionisti che ama collezionare le automobili, gli orologi, i vini e gli spirits.

I risultati della strategia

Un elemento della strategia avviata in passato che sta dando i frutti è l’aver allargato sia la mappa geografica sia la portata e la frequenza delle offerte, con l’apertura di nuovi spazi in ben otto località, introducendo al contempo nuove categorie di vendita come le auto d’epoca (RM Sotheby’s), gli immobili (Concierge Auctions), i cimeli sportivi, lo streetwear e gli alcolici. Questa diversificazione – sostenuta da un aumento del 25% del numero di aste tenute nel 2019 e dallo sviluppo di piattaforme cross-department, come la vendita «The One> –, è stata accompagnata da una crescita significativa della base della clientela: il numero totale di offerenti nel 2023 è stato l’11% in più rispetto al 2022.
L’anno scorso ha segnato il 50° anniversario di Sotheby’s in Asia, una regione che rimane un’area fondamentale di espansione, dato che le vendite hanno superato 1 miliardo di dollari per tre anni consecutivi e Sotheby’s ha consolidato o aumentato la sua presenza in Corea, Vietnam e Singapore, oltre alla Cina continentale.
Inoltre, Sotheby’s Financial Services (SFS), che fornisce soluzioni di prestito per i clienti che utilizzano come garanzia opere d’arte e oggetti da collezione, ha chiuso l’anno con una crescita di oltre il 30%. SFS nel 2023 ha aggiunto alle sue offerte anche il prestito per auto da collezione.

La gara: Sotheby’s vs Christie’s

Le vendite globali in asta di Christie’s, Sotheby’s e Phillips hanno totalizzato 12,3 miliardi (12,65 miliardi nel 2022); a guadagnare la fetta più grande del mercato è stata Sotheby’s con 6,5 miliardi di dollari, mentre per Christie’s il volume d’affari delle aste si è fermato a 5,02 miliardi di dollari. Per le due big il sell-through rate si è attestato al di sopra dell’80% con quello di Christie’s che si è mantenuto all’84%, un livello leggermente inferiore a quello dello scorso anno. Le due big hanno registrato lo stesso valore delle private sale, che hanno raggiunto 1,2 miliardi di dollari.
Per entrambe la gestione 2023 è stata trainata dalla divisione Luxury che sembra essere il dipartimento che attrae maggior attenzione da parte degli offerenti che soddisfano le esigenze di una generazione più giovane di collezionisti.

L’outlook per il 2024

Per il corrente anno il management è fiducioso soprattutto in seguito alla “tenuta” del mercato nel corso del 2023 che si è riflessa nell’ottimismo per l’anno in corso. <Anche in un contesto difficile, – sottolinea Mari-Claudia Jiménez, presidente di Sotheby’s, per le Americhe e responsabile dello sviluppo del business globale – abbiamo aggiudicato capolavori eccezionali, nascosti per decenni, a prezzi record, a testimonianza del fascino duraturo della proprietà dell’arte. Dato che ci troviamo nel bel mezzo del più grande trasferimento generazionale di ricchezza e di beni mai avvenuto al mondo, possiamo aspettarci di assistere a un cambiamento nella demografia del collezionismo d’arte nei prossimi 20-30 anni quando i collezionisti ridisegneranno il mercato dell’arte di oggi e di domani” conclude Jimènez.



Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *